Living & Convivi :: 5 mag 2022

Vulcania - Quando la ceramica in tavola e ai fornelli è un must

Incontro con la maestria made in Italy che incanta

Tutti siamo consapevoli dell’importanza dell’arredo tavola, di piatti ricercati e complementi unici che diano quel twist in più allo stile delle nostre mise en table. E, sopratutto ora, con la bella stagione e la possibilità ritrovata di godere di pranzi e cene luculliani, all’aperto e condivisi con amici e parenti senza restrizioni alcune, ecco che la giusta apparecchiatura è il primo step per un successo certo con i propri ospiti.

Abbiamo incontrato una vera perla del settore, Vulcania (1) con sede a Siena e dal comprovato know how pugliese, forte di manufatti in ceramica (2) per la tavola e la cucina di assoluta bellezza ed eccellenza qualitativa.

Ma spendiamo qualche parola su questa realtà tutta made in Italy le cui origini risalgono agli inizi del secolo scorso…

Corre, infatti, il 1911 quando, quattro fratelli, i fratelli Giacchi di Colle val d'Elsa (SI), di professioni diverse, un pò per sfida nei confronti di un’azienda danese dell’epoca, un pò per sana verve imprenditoriale, decidono di lanciarsi in questa nuova impresa aziendale, registrandone, già nel 1920, il marchio, Vulcania, appunto, in ricordo di una delle due navi che portava gli italiani negli Stati Uniti. A raccontarlo è Antonio Colì presidente nazionale di Confartigianato ceramica e AD della Fratelli Colì srl. Oggi, le materie prime provenienti dalla Toscana, la tecnica di lavorazione tipica della Puglia, integrati con attrezzature produttive di ultima generazione garantiscono standard qualitativi elevatissimi. E di indubbio fascino, grazie, anche, al talento di Gianna Morandi designer fiorentina e grande conoscitrice della ceramica d’arte, capace di rendere un piatto o una pentola veri oggetti da collezioni o da esporre.

La scelta, e la delizia per gli occhi, è ampia. Si va dalla collezione Sapori di terra con magnifiche pentole ornate da vari vegetali dell’orto (3), a quella che profuma di mare, dove i piatti raccontano la fauna marina, all’inno primaverile del set variopinto di bicchieri e piatti (4), fino ai romantici merletti del servizio di piatti che seduce e rimanda a delicati scenari d’autrefois (5). E poi il lettering delle tazze per la cioccolata calda o ancora la “tipicità” del Bel paese che ritorna nella grolla valdostana o nel tageen (6) che, pur essendo accessorio di matrice marocchina, è stato ormai sdoganato poiché - “chi non fa il cous cous?” - ci racconta sempre Colì.

Ah… dimenticavo, irresistibile il set di 4 bottiglie “Ladies”, black & white, come non apprezzarle in qualche evento della fashion week milanese?

Se vi abbiamo stuzzicato la creatività, date un occhio al e-commerce aziendale, merita!

 

Info e acquisti:

 

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