Living & Convivi :: 5 dic 2021

Woman Power: Cristina Di Silvio

Un impegno nella promozione del welfare e negli scambi tra popoli

Per la serie Woman Power, annoveriamo, questa volta, un nome di spicco della politica internazionale: Cristina Di Silvio (1). Insignita recentemente col Premio Isfoa (Libera Università di Diritto Internazionale) vanta un eccezionale curriculum nell’ambito delle relazioni diplomatiche (2), come Consigliere Giuridico della Commissione per i Diritti dell’Uomo, Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite nonché Regional Director dell’United States Foreign Trade Institute a Roma (3 - 4). Un vero onore poterla includere tra le nostre autorevoli figure in rosa.

 

Le relazioni internazionali ma non solo, quando ha capito che era questa la sua "strada”?

Devo premettere che la formazione della scuola superiore è stata fondamentale perché, pur avendo frequentato l’indirizzo di Ragioneria che apparentemente sembra essere scollegato dal mio lavoro attuale, mi ha consentito invece di comprende chi volessi diventare dopo le scuole superiori, quali fossero i miei sogni e le mie abilità: infatti è stato proprio in quel periodo che ho cominciato ad impegnarmi nel volontariato e a viaggiare e proprio da lì ho compreso quale orientamento avrei voluto dare alla mia attività. Mi reputo dunque una persona che ha inseguito ogni giorno i propri sogni mantenendo saldi i propri principi ed ha lottato duramente e con tenacia per ottenerli. Infatti il mio percorso professionale, dopo il conseguimento della Laurea in Giurisprudenza e quella in Economia, mi ha successivamente portato a ricoprire varie cariche tra le quali quella di Consigliere Giuridico dell’Istituto Internazionale per le Relazioni Diplomatiche Comm. per i Diritti dell'Uomo Dipartimento Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite - Sez. “Organizzazioni Intergovernative” con Equiparazione al rango di Vice Console e quello attuale di Regional Director nell’United States Foreign Trade Institute. Con l’Istituto infatti, oltre a finanziare in tutto il mondo governi, società già esistenti e start up, sosteniamo anche progetti umanitari, infatti abbiamo associazioni in essere con l’ONU (Organizzazione Nazioni Unite) e con l’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura). 

 

Ci parli in breve della sua attività in questo momento: criticità e punti di forza...

Con la mia carica di Regional Director for the Capital City of Rome rappresento U.S.F.T.I. - United States Foreign Trade Institute, ovvero l’Istituto del commercio estero degli Stati Uniti, che è un'organizzazione autonoma presente in tutto il mondo e dedicata a promuovere il commercio globale, gli investimenti e la green economy fornendo informazioni, promuovendo l'istruzione e la comprensione delle principali questioni economiche, sociali e culturali tra i paesi. U.S.F.T.I. è stato fondato nel 1995, diventando la prima organizzazione mondiale che promuove lo scambio commerciale e gli investimenti bilaterali. Ha sede nella città di Miami, crocevia finanziario e commerciale tra le Americhe, con sede logistica a Washington ed offre alla comunità internazionale un forum per il libero scambio di informazioni e idee, nonché l'opportunità di partecipare direttamente al commercio estero e missioni di investimento, fiere mondiali e conferenze internazionali in materia di commercio, economia e sviluppo mondiale. Abbiamo inoltre firmato Protocolli d’intesa con importanti associazioni o istituzioni come, ad esempio, con ISFOA - Libera e Privata Università di Diritto Internazionale mentre nei prossimi giorni verrà sottoscritto un Protocollo d’Intesa con ARGOS - Associazione Forze di Polizia con la quale intendiamo promuovere  una legge a livello nazionale riconoscendo a tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine una giornata dedicata alla Memoria dei  Caduti che hanno sacrificato la vita per garantire la sicurezza dei cittadini e le libertà democratiche del nostro Paese. In aggiunta, come dicevo poc’anzi, sosteniamo anche importanti progetti umanitari. Potrei riassumere affermando che operiamo nel settore del business impegnandoci parallelamente anche in operazioni concernenti i diritti umani. I punti di forza sono molteplici poiché possiamo contare su nostri uffici o sedi di rappresentanza presenti praticamente in tutto il mondo e questo ci consente di avere una visione approfondita sulle problematiche da affrontare globalmente mentre la sola, vera e pesante criticità al momento è purtroppo la persistenza della attuale pandemia che, con la sua virulenza, rende assai difficoltosi gli scambi di qualsiasi tipo.

 

In quanto donne, il percorso per far valere i propri obiettivi non è sempre in discesa, un lato del suo carattere che l'ha particolarmente sostenuta per arrivare dove è oggi?

Riguardo al mio carattere posso solo dire che la caparbietà e la determinazione, che mi hanno sempre contraddistinto, sono state assolutamente fondamentali per raggiungere i miei obiettivi così come la grande passione per il mio lavoro. Purtroppo essere donna è ancora oggi una discriminante per cui abbiamo bisogno di lavorare e di lottare più degli uomini, specialmente nel settore della finanza e del business in cui essere competenti e sicure di sé può diventare un impedimento perché, nella mentalità occidentale, sovente la donna purtroppo non è vista come una entità in grado di gestire un’attività complessa come questa…sembra incredibile eppure è così…ma devo riconoscere che la mia attività viene sempre più apprezzata e questo mi ha consentito di ricevere anche due Lauree ad Honorem che mi rendono profondamente orgogliosa del percorso fatto, alcuni premi prestigiosi come il “premio Cartagine” conferitomi per ben due anni consecutivi in Campidoglio, e più recentemente il premio “Capitolino d’Oro” ed anche l’ingresso all’interno dell’Accademia Tiberina, una delle più prestigiose Accademie italiane, con il titolo di Accademico Corrispondente. Personalmente posso affermare di essere molto fiera del ruolo che ricopro e che cerco di onorare con tutto il mio personale impegno, anche grazie al prezioso supporto del mio Presidente George Alessandri II, dell’Executive Director Marisella Patarino, del Segretario Regionale U.S.F.T.I. Nicoletta della Penna che svolge un grande lavoro e mi affianca quotidianamente gestendo la complessa organizzazione delle nostre molteplici attività in Italia e all’Estero, curando i rapporti con gli Imprenditori, le Istituzioni e le Ambasciate e degli Advisors U.S.F.T.I  Franco Perna e Tanguy Stevant dei quali mi avvalgo per tutti i preziosi consigli che immancabilmente mi forniscono e che sono frutto della loro lunga esperienza professionale. Con questi ultimi tre in particolare condivido inoltre da tempo un proficuo percorso professionale anche all’interno dello mio Studio nel quale ci occupiamo di molteplici attività di sviluppo commerciale, associativo e di rapporti istituzionali. 

 

Le donne che fanno squadra hanno una marcia in più?

Questo è indubbio ed io sono l’esempio vivente di questo concetto: le persone che più mi sostengono nello svolgimento della mia professione e che compongono il mio team sono donne con le quali ho un rapporto profondo, di stima e fiducia reciproca. Sono loro che mi sostengono, e con loro mi confronto quotidianamente in maniera sempre sincera e senza veli. Ed insieme facciamo le nostre valutazioni che so essere sincere e che per me sono assolutamente importanti e dalle quali attingo ispirazione e importanti indicazioni. È un dato assodato che quando le donne decidono di unire le forze riescono ad arrivare a qualsiasi obiettivo si siano poste, anche il più impensabile, e quindi fare squadra tra di noi è essenziale per conquistarci il meritato spazio, per vederci riconoscere i nostri sacrosanti diritti e per abbattere una volta per tutte le ingiustizie e le disparità.

 

Piaga del femminicidio, cosa si sente di dire alle donne e non solo affinché questo orrore abbia fine una volta per tutte?

Il femminicidio, è un fenomeno che ha ormai assunto le forme di una vera e propria piaga sociale, sono infatti migliaia le donne perseguitate e aggredite spesso con conseguenze purtroppo letali. Si chiede a gran voce la cosiddetta “parità di genere” sia in famiglia che nel mondo del lavoro ma quotidianamente ci rendiamo conto di quanto questa richiesta rimanga inascoltata…tuttavia i tempi stanno cambiando e le lotte, tutte le lotte che sono state e sono tuttora intraprese da noi donne ci porteranno, sono certa, alla definitiva inversione di rotta. La brutalità deve essere bandita ovunque si trovi e per questo ogni singola donna deve dare il suo contributo all’ascolto, al sostegno di chi si trova a dover affrontare una situazione terribile come questa. Bisogna denunciare ed aiutare a denunciare senza se e senza ma. Tutte unite, insieme agli uomini di buona volontà, che pure sono tanti, potremo sconfiggere definitivamente questo orrore. Chi sa o chi è testimone di queste nefandezze deve denunciare! Con il mio Istituto inoltre siamo presenti, sosteniamo e continueremo a supportare la lotta contro questa barbarie.

 

La prima cosa che farà, non appena l'emergenza Covid sarà un (brutto) ricordo?

Dal punto di vista professionale posso già da ora affermare che è mia precisa intenzione impegnarmi sempre più con il mio Istituto e con il mio team a promuovere la salvaguardia del pianeta e della vita in generale con la consapevolezza che procedere fortemente coesi ed uniti sia il modo per garantire un futuro migliore alla Terra e a tutte le creature che la abitano. Dobbiamo essere portatori di positività, rispetto ed amore nei confronti della Natura e tutti insieme dobbiamo fare del nostro meglio per ristabilire condizioni favorevoli alla salvaguardia del patrimonio naturale che ci è stato donato. 

Dal punto di vista personale invece voglio tornare ad abbracciare le persone, a godermi un viaggio che non sia più solo di rappresentanza ed istituzionale. Rivedere un tramonto africano con le sagome degli elefanti e delle giraffe, fare un bagno al mare ed ammirare la barriera corallina... sognare, riprendere a sognare più tenacemente di prima per un futuro migliore per noi ed i nostri figli.

 

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