Living & Convivi :: 14 gen 2021

Arte e creatività nell’era intercovid

Intervista a Bianca Laura Petretto

Bianca Laura Petretto (1) è esperta e curatrice d’arte contemporanea, giornalista e da 10 anni editrice e direttrice di Ainas Magazine, rivista internazionale d’arte (2 - 3), di cui negli ultimi tre anni sono stati pubblicati oltre 200 artisti da tutto il mondo; dal 2020 è editrice della collana di classici moderni e contemporanei, Happy Hour Edizioni. Ha curato e realizzato un centinaio di pubblicazioni, tra cataloghi d’arte e edizioni specialistiche. In quasi quarant’anni di attività professionale e artistica (4 - "Alas" opera della Petretto) ha curato (5) oltre cento mostre individuali e collettive di artisti internazionali in Italia, in Europa e nelle Americhe, in particolare in Brasile, Colombia e Argentina. Tra le numerose attività che la vedono protagonista dal 2009 ha realizzato e diretto a Collinas (SU) un Museo internazionale d’arte contemporanea, ristrutturando un'antica casa di pietra dove gli artisti espongono le loro opere, sperimentano e vivono (6). 

 

A chi dà spazio e voce Aìnas?

Ainas è un luogo dedicato all' arte e alla cultura contemporanea. Uno spazio libero e indipendente per far conoscere gli artisti da tutto il mondo, i giovani e i maestri, le loro opere e i talenti, le tecniche, le discipline. Per guardare l’arte, in tutti i suoi linguaggi, da altri punti vista e diffonderla attraverso strade non usuali. Per parlare di etica e di estetica. Per essere nel mondo e far parte del quotidiano e della collettività.

 

Quale spirito la anima?

Ainas è la realizzazione di un sogno. Mette insieme esperienze, competenze, professionalità, incontri, affinità. E' il frutto di esperienze maturate  tra la Sardegna, l’Europa, l’America, il Brasile, l’India, la Cina per poi ritornare a casa, nell’Isola. Is ainas faint is fainas: gli strumenti fanno i mestieri. Ainas nasce con questo motto tratto dalla saggezza popolare della Sardegna, il 19 settembre del 2001. Dal 2017 la rivista, trimestrale, ha assunto una nuova linea e una nuova dimensione grafica e viaggia sui due binari, on line e carta. Quattro numeri all’anno in edizione esclusiva, scritti dagli autori con il proprio idioma. Oltre 100 pagine a colori in una curata e attenta edizione grafica e editoriale con articoli, saggi e approfondimenti da tutto il mondo, contributi di alto livello culturale e artistico per parlare di arte, di cultura e di turismo. Una Babele che pian piano collega, dialoga e restituisce la realtà attraverso le finestre affacciate sul mondo. 

 

Nell'era del digitale che spazio ha una rivista che è prima di tutto cartacea? 

Ainas viaggia in parallelo, cartacea e on line. Il valore e il fascino della carta stampa è uno dei suoi punti di forza. La bellezza e l’eleganza del mezzo cartaceo che fa di Ainas un oggetto da collezione, un oggetto d’arte, ripropone la stessa rivista con l’immediatezza e la fruibilità del mezzo digitale rimanendo fedele allo stile e alla forza estetica della carta stampata. Elegante, curata in ogni parte, creata con competenze internazionali, dedizione, passione e rigore propone la bellezza e cerca di essere uno spazio e un luogo dove esporre l’arte sconosciuta ai più di un mondo contemporaneo dove si scoprono talenti, virtuosismi, sperimentazioni e innovazioni.

 

L' arte incontra la letteratura?

Ainas si apre sempre con una poesia. Dal 2020 insieme ai quattro numeri annuali di Ainas magazine si propone una collana Ainas Happy Hour edizioni di classici moderni e contemporanei in una veste di piccolo formato elegante e sobrio con in copertina un’opera di un artista internazionale pubblicato sulla rivista. Nell’anno trascorso abbiamo pubblicato Cari amici vi scrivo di Leopardi con un‘opera di Catherine Jansens, Vita Sioux di George Catlin con un’opera di Henry Bismuth e in questi giorni esce Andante con bici dello scrittore milanese, cagliaritano di adozione, Giovanni Bernuzzi, che dipinge un viaggio di una vita alla ricerca della verità e della bellezza. In copertina Demoiselle Dragonne del francese Jean Claude Borowiak.

 

C'è anche una rubrica dedicata al Cibo...

Swallow è la rubrica dedicata al cibo che ha molto a che fare con l’arte. Al cibo che si coniuga con la bellezza. È curata dal condirettore Giorgio Giorgetti che si è inventato una nuova professione: il cuoco giornalista. Un personal chef a domicilio che abbina giornalismo, cucina, vino. Capace di creare un cibo come un’opera estetica, un’opera che rimanda a una situazione, un’emozione, un ricordo. I suoi piatti sono opere creative. Scrive di cibo come se parlasse di letteratura o creasse con una tavolozza un ritratto per una donna incontrata per caso.  Usa un linguaggio diretto e ironico per farci scoprire il cibo come una vera e propria opera d’arte.

 

Arte e pandemia, tema quanto mai attuale, che ne pensa?

Ainas è come gli artisti, ha la sensibilità a fior di pelle e percepisce quello che accade intorno. Se nel primo numero del 2020, uscito in piena pandemia, il filo conduttore è stato l’ascolto, la stasi, il tema del dolore, della malattia, del disagio, nel numero successivo il tema sotteso è stato il risveglio.  Nella copertina del numero 11 una scultura dipinta di Willy Verginer: Chimica del pensiero, ci pone di fronte a una donna con gli occhi chiusi che affiora dall’acqua e fa volare tra le sue mani le particelle visibili, i mondi dell’immateriale.

 

Un' anticipazione sul prossimo numero?

Il filo rosso di questo nuovo numero è il colore declinato in tutte le sue sfumature. La copertina è dedicata all'artista berlinese Jonas Burger che sa usare il colore come i grandi maestri del 500 e del 600 con una forte espressione semantica del nostro tempo. Ainas apre una finestra su “la luce del mattino, per leggere e nuotare…tra i versi di Mattino e sera della poesia di Giovanni Bernuzzi scritta tra gli alberi graffiati sulle polveri, il cemento e le ceneri, i pigmenti della natura dell’inglese Asley Ashford Brown. Sfogliando le pagine possiamo guardare il dolore, la malattia, la paura, la solitudine, lo sgomento, l’instabilità con gli occhi di chi vede quello che il mondo può regalare e insieme alla pandemia riscopriamo l’umanità attraverso l’arte. 

Guardiamo ciò che accade intorno e attraversiamo questo tempo unico e complesso per scoprire nuove strade e risorse che le persone possiedono. L’arte e gli artisti sono pienamente nel mondo e con la bellezza ti portano oltre, c’è un orizzonte nuovo che può far esprime il positivo, la gioia, la serenità e l’arte.

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