Da giovedì 20 a sabato 22 ottobre, l’associazione Jacarandá, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e la Universidade Estadual do Maranhão organizzano tre giornate di incontri interdisciplinari. Specialisti italiani, brasiliani e portoghesi parleranno di cibo, di letteratura, politica, antropologia e musica per spezzare i tanti pregiudizi che riguardano o pais maravilhoso...

Il Brasile (1) e i luoghi del suo immaginario, i percorsi che l’attraversano, i problemi che l’attanagliano. “Il paese meraviglioso” e “del Carnevale”, “del futuro” e delle opportunità è il grande protagonista di una tre giorni di incontri, confronti, sguardi incrociati, tutti all’insegna dell’internazionalità e della multidisciplinarità che analizzeranno la storia, la cultura, la società, le minoranze brasiliane e la situazione politica. Quella di Milano (20-22 ottobre 2016 Università Cattolica del Sacro Cuore, Largo Gemelli 1/Via Nirone 15 – Milano) è quindi l’occasione per parlare di temi eterni e sempre attuali, che riguardano la storia del Brasile (2) e la percezione spesso distorta che noi abbiamo delle dinamiche che interessano il colosso sudamericano. Per questo è nata l’associazione che organizza l’evento: Jacarandá – Associazione Interdisciplinare Brasilianisti Italiani – fondata da sette tra docenti e ricercatori che fanno capo all’Università di Genova, di Brescia e di Venezia, e provenienti da discipline diverse, che si propone di contribuire ad abbattere i tanti pregiudizi che riguardano “o país maravilhoso”.

“Si tratta di una tappa importante – dice Luisa Faldini, antropologa, presidente di Jacarandà - per definire veramente il Brasile, molto spesso interpretato in base a stereotipi che nulla hanno a che fare con la sua realtà culturale e umana”.

Si comincia, dopo il saluto delle autorità, giovedì 20 ottobre alle 15, con la relazione di apertura di Anna Casella Paltrinieri dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Presidente del Comitato organizzatore per poi proseguire con la tavola rotonda sulla storia e l’attualità dei rapporti tra Italia e Brasile. Venerdì dalle 9, e fino alle 19 e 30, le numerose sessioni parallele che affronteranno tematiche appassionanti e attualissime. I relatori, tra cui molti provenienti dalle università brasiliane e portoghesi, parleranno di emigrazione e gastronomia (3), di Jorge Amado e di cannibalismo rituale, di samba e di liberazione omosessuale, di religioni afro-brasiliane e di secolarizzazione, di turismo (4), di missioni cattoliche e dell’attuale situazione politica. Di tutto, insomma, di modo che il Brasile meticcio - mix di popoli, colori e stimoli culturali – ci apparirà nella sua veste più vera. Una veste che rivelerà l’anima di un paese sempre contraddittorio e complicato, ma comunque esaltante, profondo, umanissimo.