Living & Convivi :: 15 feb 2017

reportage - il bel karma di una casa di campagna

in mezzo alla natura. a due passi da Milano

Siamo in Oltrepò pavese (1) a poco più di 50 km da Milano. La zona è quella del salame ma anche della frutta, tanta e buona, vanto di questo lembo di territorio bagnato dal sole per diversi mesi all’anno. Anche se non lontano dalla metropoli lombarda.

Qui, una copia di coniugi, da qualche anno, possiede una “maisonette” come la definirebbero i francesi, una casetta, un delizioso rifugio, ricco di charme a 600 mt di altitudine.

Una casa che detiene un grande atout: il panorama (2). A perdita d’occhio sulle colline in fronte. “Quando la acquistai, ancora non sposata” - ha dichiarato la proprietaria - “fui colpita da questa vista magnifica. Praticamente a solo un’ora di auto da casa mia a Milano”. Un coup de foudre: “La casa era poco vissuta dai precedenti proprietari e necessitava di un'importate ristrutturazione”.

Da allora, questa casa di campagna - un tempo molto remoto una cascina - ha subito tutta una serie di lavori di ammodernamento, passando in principio da decori di gusto tradizionale e conservando, dove era possibile, il mobilio originale (3), per poi rinascere da un anno a questa parte, alla luce di uno stile più contemporaneo, quasi nordico. “Bianca, luminosa e calorosa” - questo fu ciò che la proprietaria si prefisse all’inizio del 2016 per progettare, insieme a diversi artigiani del posto, la rinascita del rifugio pavese.

Primo passo: le finestre. Finestre e porte finestre a un’unica anta e dal profilo in alluminio (ideali per certificazione energetica) (4), avrebbero sostituito quelle originali in legno all’inglese, per immagazzinare più luce possibile e per “far entrare” il vasto paesaggio verde antistante. Così anche la porta d’ingresso, in unica soluzione (www.tecnoserramentiweb.it). “Il giardino è parte del décor di casa. Dentro e fuori. Un dialogo continuo dove non devono esserci barriere a interrompere quest’armonia di materie e di colori”. Una vista come ce ne sono poche: nessuna abitazione e struttura a “disturbare” il vagare dell’occhio, solo colline morbide. Un patrimonio da valorizzare di più e meglio. In ogni stagione dell’anno (5).

Ancora… la scelta del bianco, tanto, perfetto per ospitare altre tinte ma soprattutto per creare un’atmosfera sobria, con intelligenti associazioni di materiali diversi e di magnifiche prospettive sull’esterno. Il living infatti, presenta ora una cucina a vista Dada (6), bianca immacolata, affascinante nel suo essere un grande unico bancone così come l’aveva pensata nel 1994, l’architetto Luca Meda. Non a caso questo unico blocco strutturale si chiama "Banco": un grande tavolo attrezzato con tutto il necessario per riprodurre il proprio mondo anche tra i fornelli. Il bianco laccato “mat" contrasta con la parete immediatamente confinante in pietra (7), materiale originale della casa costruita alla fine del secolo scorso. E rimesso in luce durante l’ultima ristrutturazione. Una parete affascinante che conferisce ritmo a quest’ambiente dove la purezza del bianco domina incontrastata. E gioca con elementi divertenti come il cervo - in carta riciclata - che spicca sul muro del camino, ora adibito a stoccaggio legna - strizzando l’occhio allo stile danese.

Ma il lavoro volto a risvegliare la “bella addormentata” non è finito qui… sempre la zona giorno ha visto il rifacimento totale della pavimentazione, prima in cotto, ora in grandi listoni di grès porcellanato effetto legno (www.ceramicheastor.it). “Un materiale straordinario” - ha affermato sempre la proprietaria - "non solo bello come lo è il legno in realtà, ma anche caldo e sopratutto tanto resistente. In campagna non è banale”. E infine un tocco di originalità effetto vintage con la nuova stufa "Bonny" della Piazzetta (8). Colore verde chiaro e dall’allure che ricorda le tv anni 50’, attira lo sguardo non appena si varca la soglia d’ingresso. Quasi un’opera a sé stante e sufficiente a scaldare, da sola, tutta l’intera abitazione su due piani di circa 100 mt quadri. “Nonostante la presenza dell’impianto di riscaldamento autonomo, mi piaceva l’idea di caratterizzare la zona salotto con un elemento riscaldante fuori dal comune. La stufa a legna “Bonny”, interamente ricoperta in maiolica, mi ha subito affascinato”. La casa che ospita anche due camere da letto al piano superiore gode di un giardino terrazzato di quasi 1000 mq.

Forse anche le case hanno un karma, o forse no. Certo è che questo scrigno campestre a ogni secolo cambia e si trasforma, per rifiorire più bello di prima.

- Direzione lavori: Studio Tecnico - Geom. Mario Forni - geometri@studiotecnicobft.it

- Finestre profili in alluminio: Tecno Serramenti SNC - Torrazza Coste (Pv) - info@tecnoserramentiweb.it

- Pavimenti grès porcellanato: Ceramiche Astor - Amber

- Stufa "Bonny" Piazzetta - www.piazzetta.it

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