Si è appena svolta nella città del Giglio, la cerimonia di premiazione della meritevole iniziativa “Premio Architettura Toscana” (PAT). Una seconda edizione che, grazie ai talentuosi progettisti selezionati, ha regalato alla commissione giudicatrice un volto inedito, fortemente contemporaneo e sostenibile del territorio.
Temi chiave per aggiudicarsi il podio, rispetto per l’ambiente, recupero di luoghi ed edifici, attenzione al sociale e sguardo rivolto al futuro.
Sei i progetti vincitori nelle cinque categorie previste – opera prima, opera di nuova costruzione, opera di restauro o recupero, opera di allestimenti o interni, opera su spazi pubblici, paesaggio o rigenerazione – per cui hanno concorso sia singoli architetti che gruppi di professionisti o imprese.
Primi nella categoria Opera prima, ex aequo, il Podere Navigliano (a San Giovanni d’Asso – SI) e la Casetta nell’oliveto (a Serravalle Pistoiese – PT). Vincitore della categoria Opera di allestimenti o interni è stata la nuova illuminazione della Basilica di Santa Croce (Firenze), mentre il primo premio della categoria Opera di nuova costruzione è andato alla Foresteria del pellegrino di Siloe (Cinigiano – GR). A conquistare la categoria Restauro o recupero sono stati gli Arsenali della Repubblica di Pisa, mentre la categoria Spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione è andata al progetto Shelter #1 a Prato.
A valutare le opere è stata una giuria nominata dal Comitato Organizzatore, composta dall’architetto Massimo Alvisi, dal professore e sociologo Giandomenico Amendola, dall’architetto Fabrizio Barozzi, dal professore e architetto Luca Molinari e dalla professoressa e architetto Francesca Torzo.
"L'affermazione di queste opere è il segno di questo tempo in cui iniziamo a pensare in maniera diversa il nostro rapporto con il mondo e sentiamo il bisogno di una nuova sobrietà anche nel costruire – commenta Tommaso Barni, presidente del comitato organizzatore del PAT – ogni architettura che realizziamo, piccola o grande che sia, porta con sé una responsabilità nei confronti dell’ambiente e perciò è necessario che l’architettura nasca da una grande chiarezza di esigenze, idee e tecnica". Le prime due edizioni del premio “hanno messo in luce che, a fianco di una generazione di progettisti di comprovate capacità, ne sta crescendo una nuova perfettamente in grado di interpretare il nostro tempo lavorando con gesti minimi e materiali poveri”, ha aggiunto Barni, secondo cui un dato confortante è che “tre vincitori su sei sono giovani studi, infatti oltre ai due progetti premiati in ex aequo nella categoria Opera prima anche i vincitori della categoria spazi pubblici sono progettisti sotto i quarant’anni".
"L’architettura è l’elemento determinante per una reale trasformazione sostenibile e qualificata del territorio e del paesaggio, fondamentale per la qualità ambientale sia degli spazi pubblici che di quelli privati. Il Premio, inoltre, è importante anche per incentivare il percorso di crescita di tanti giovani professionisti toscani”, ha affermato la consigliera regionale Elisabetta Meucci.
Le opere vincitrici hanno convinto soprattutto per la capacità di confrontarsi con la natura attraverso interventi minimi, essenziali, e di recuperare luoghi ed edifici sia pubblici che privati con grande economia di mezzi.
Il concorso regionale è nato con l’obiettivo di stimolare la riflessione intorno all’architettura contemporanea protagonista delle trasformazioni del territorio e per diffondere la cultura del progetto come garanzia di qualità ambientale e civile. Il Premio era rivolto alle opere realizzate in Toscana nei cinque anni precedenti alla pubblicazione del bando, tra il 2013 e il 2018: la candidatura poteva essere presentata sia dal progettista che dalla committenza, ma anche dall’impresa esecutrice dei lavori. Per il vincitore della categoria “opera prima” anche un premio aggiuntivo in denaro pari a 5.000 euro.
Il premio è organizzato da Consiglio Regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Architetti.
CATEGORIA OPERA PRIMA
Primo premio
ex aequo
HYPNOS | Nicola Brembilla— Casetta nell’oliveto (1)
Ciclostile Architettura — Podere Navigliano (2 - 3)
Opere selezionate
Studio TOTALE — Buca 10
Marco Nucifora | Alessio Orrico | Andrea Testi — More with less
CATEGORIA OPERA DI ALLESTIMENTO O DI INTERNI
Primo premio
MICROSCAPE — Basilica di Santa Croce
Opere selezionate
Guicciardini & Magni Architetti Associati | Adolfo Natalini — Museo di Palazzo Pretorio
CATEGORIA OPERA DI NUOVA COSTRUZIONE
Primo premio
Edoardo Milesi & Archos — Foresteria del pellegrino di Siloe (4)
Opere selezionate
asv3 — officina di architettura — Cantina del Bruciato
NIO architecten — Centro Pecci, Sensing the Waves
Atelier LRA | Lapo Ruffi e Vanessa Giandonati — M Greenhouse
CATEGORIA OPERA DI RESTAURO E RECUPERO
Primo premio
Fabio Daole | Mario Pasqualetti — Arsenali della Repubblica (5 - 6)
Opere selezionate
MICROSCAPE — Sortita San Paolino
CATEGORIA OPERA SU SPAZI PUBBLICI, PAESAGGIO E RIGENERAZIONE
Primo premio
ECÒL — Shelter #1
Opere selezionate
Tetractis Progetti | Stefano Lambardi — Canalicchio di Sotto
MICROSCAPE — Percorso ciclopedonale “Fior di Loto”
Massimo Fabbri | Michela Brachi | Alessandro Pazzagli — Piazza Giuseppe Bianchini