Living & Convivi :: 9 nov 2016

TRUMP, RENZI, GRILLO E... REFERENDUM

cui prodest?

Se è sempre stato difficile fare profezie (dalla Pizia /1 in poi... la storia insegna) sembra che nel secolo odierno sia assolutamente impossibile oltre che rischioso!

Solo ieri tutti i media davano per certa la vittoria di Clinton e schernivano quasi la posizione di Trump (1), denigrandolo oltre quanto già di suo sarebbe forse sufficiente...

Oggi invece, casualità politiche forse, molti salgono sul carro del vincitore, per rimanere in casa nostra l'esemplare retromarcia anzi invero il "voltafaccia" di Grillo ne è esempio esemplare.

Ma non solo, così i molti commentatori politici più o meno accreditati con qualche voce fuori dal coro, vedi quella di Putin per citare solo la più importante e forse positiva che lascia sperare ad un riavvicinamento tra le precedenti tensioni e posizioni di forza, se non anche preliminari ad un improbabile ritorno alla "guerra fredda" tra le due ex-super potenze (rimane infatti sempre l'incognita della Cina che detiene buona parte del debito pubblico USA giova ricordarlo, nonché del pianeta arabo).

E lasciando le fini disquisizioni politiche a più titolati critici politici o forse e meglio ai fatti attuali e futuri, cerchiamo di immaginare qualche ripercussione sul settore di cui sempre ci occupiamo, il food appunto. Non si può tralasciare il recente naufragio dei negoziati USA-UE sul libero commercio dei quali ci siamo già occupati /2 e sui quali forse val la pena spendere una riflessione, così come sull'embargo troppo frettolosamente votato contro la Russia e che tanti danni a prodotto alla nostra debole economia in tutti i settori, agro alimentare compreso.

Se infatti la precedente politica internazionale in cui una UE - deboluccia e divisa - succube solo al mito dei fondamentali economici germanici, teneva il sopravvento ed "obbligava" a conseguenze spesso deleterie per casa nostra, oggi forse possiamo sperare (dico sperare non credere) in qualche miglioramento?

Forse sì e ciò a dispetto della innegabile antipatia (o simpatia?!) che il personaggio Trump (2) possa infondere, peraltro subito ridimensionata nel primo discorso post risultati. Così, ad esempio, una ripresa di posizioni più aperte non solo verso Putin con ripercussioni obbligate da parte europea, e così anche un riaprirsi di nuovi mercati internazionali.

Certo, le primissime reazioni delle borse lasciano sbigottiti, ma chi non soffra di "vaginismi senili" potrà ben capire che il cavallo della speculazione e dei grandi capitali cavalca sempre gli eventi, targati Clinton, Obama, Putin o Trump poco importa.

Insomma, vorrei dire senza tentare di esser profeta in patria, il chè notoriamente è impossibile ed esula peraltro dalla mie personali capacità e velleità, che sia meglio non farsi prendere nè dal panico nè dalla fretta e (permettetemi di rispolverare un vecchio proverbio vernacolare toscano) aspettare a giudicare ed ancor più a muoverci a..."palle ferme"... quando cioè dai proclami elettorali si passa ai fatti.

Come si legge nel libro più letto al mondo "Nulla di nuovo sotto il sole" /3 e forse sarà bene ricordarlo prima di cadere in facili quanto inutili isterismi: meditiamo gente, meditiamo.

1/ Nel mondo greco la Pizia o Pitia, parola che deriva dal greco Πυθία, indica la sacerdotessa di Apollo che nel santuario di Delfi, situato presso l'omphalos, l'«ombelico del mondo», dava i responsi. La posizione venne ricoperta da donne scelte nella città di Delfi, senza limiti di età, per circa 2000 anni, dal 1400 a.C. fino al 392 d.C. quando la pratica venne proibita dall'imperatore romano Teodosio I che, dopo aver reso il Cristianesimo religione di Stato nel 380, aveva soppresso i culti pagani attraverso i decreti teodosiani. L'oracolo di Delfi è una delle istituzioni religiose del mondo classico meglio documentate, nonché probabilmente la più nota di questo tipo. Secondo Plutarco(Moralia 414b), nel periodo di maggior popolarità del santuario di Delfi, c'erano almeno tre donne che svolgevano contemporaneamente il ruolo di Pizia.

2/ Richiama le note precedenti ai miei articoli in materia.

3/ Il Qoelet o Ecclesiaste (ebraico קהלת, Qohèlet, "radunante", dallo pseudonimo dell'autore; greco Ἐκκλησιαστής, ekklesiastès, "radunante"; latino Ecclesiastes oQoelet), è un testo contenuto nella Bibbia ebraica (Tanakh) e cristiana. È scritto in ebraico (con diversi aramaicismi) e la sua redazione è avvenuta in Giudea nel IV o III secolo a.C. ad opera di un autore ignoto che afferma di essere il Re Salomone, perché in quel periodo si era soliti attribuire opere a personaggi storici considerati sapienti[1]. Lo stesso artificio è stato adoperato dal Libro della Sapienza scritto nel I secolo a.C.[2]. Qoelet è composto di 12 capitoli contenenti varie meditazioni sapienziali sulla vita, molte delle quali caratterizzate da un tenore pessimistico ("tutto è vanità", cioè "tutto è inutile, vuoto").

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