:: 5 giu 2021

Biella - La natura che non c’era

By Cracking Art

 

La mancanza di serialità, un topos nella produzione di Cracking Art, è qui concepita come il segno di una nuova natura creata dall’uomo che rinasce sotto forma diversa, che si riappropria delle sue specificità e dei propri spazi, rigogliosa e vitale, abbandonando l’omogeneità nella quale l’uomo tenta di costringerla. Il termine “natura” nella concezione comune è associato a qualcosa di primordiale, potente, sconfinato, ma rievoca al tempo stesso scenari più cupi legati a sfruttamento, sottomissione, controllo.

La natura che non c’era evoca la necessità di riconciliazione tra l’essere umano e ciò che esso stesso crea, immagina, pensa produce. Un locus amoenus all’interno del quale il visitatore è invitato a identificarsi per diventare parte dell’installazione, riflettendo sulla indomita tendenza della natura, anche se modificata, a riorganizzarsi e a tendere alla creazione della vita.

Il luogo scelto per questa prima uscita vuole rafforzare i concetti espressi dall’opera: una sala industriale ma dall’architettura che evoca luoghi di culto, con la predominanza della luce che entra dai due lati lunghi attraverso una serie di grandi finestre da cui, guardando all’esterno, da un lato si possono vedere le montagne, il verde dei boschi, l’acqua che scorre mentre dall’altro lo sguardo è proiettato sulle aree della fabbrica ancora utilizzate per la produzione di lane pregiate.

A vent’anni dalla partecipazione alla Biennale di Venezia diretta da Harald Szeemann quando il collettivo partecipò con 1200 testuggini in plastica dorata che uscivano dal mare e occupavano l’intera area dei Giardini a simboleggiare il segnale di allarme della natura minacciata dall’uomo, Cracking Art realizza per la prima volta nella sua storia un’opera che non raffigura animali ma trae origine dal mondo vegetale. Dal titolo La natura che non c’era, la grande installazione è visibile fino al 23 luglio 2021 negli spazi industriali dell’azienda tessile Tollegno 1900. Ogni fiore che compone l’installazione è un pezzo unico.

La materia non entra negli stampi ma viene modellata a mano, trasformando un materiale ‘ripetitivo’ per antonomasia, come la plastica, in elemento plasmabile, sempre differente, mai uguale.

Cardine del lavoro di Cracking Art è da sempre il recupero e la trasformazione del materiale plastico con l’obiettivo di indagare il rapporto tra natura e tecnologia, unicità e riproduzione seriale, individualità e stereotipo, interrogandosi sulla condizione attuale e futura dell’essere umano rispetto al concetto di sostenibilità.

Il sodalizio fra Cracking Art e Tollegno 1900 nasce nel segno della condivisione di valori legati al forte impegno sociale e ambientale, che contraddistinguono entrambe le realtà, unite anche dalla comune origine biellese e dalla passione per l’arte. All’interno del contesto industriale di Tollegno 1900, che vede l’azienda impegnata in un approccio eco-sostenibile applicato a tutti i processi produttivi, l’ibridazione dei linguaggi di arte e impresa getta le basi di un nuovo progetto culturale che si propone di avvicinare il pubblico alle tematiche ambientali attraverso nuove chiavi di lettura scaturite dall’arte.

L’incontro fra Cracking Art e Tollegno 1900 coincide con la nascita di un nuovo polo culturale biellese che nei prossimi mesi andrà sempre più ad animare gli spazi produttivi dell’azienda manifatturiera. Il progetto vedrà l’attivazione di nuove collaborazioni e iniziative tese a promuovere il valore della sostenibilità attraverso l’arte e l’innovazione.

 

INFORMAZIONI

Cracking Art

La natura che non c’era

3 giugno – 23 luglio 2021

Aperto al pubblico su appuntamento (info@crackingart.com)

Tollegno 1900, Sala Luce

Via Antonio Gramsci, 11 - Tollegno (Biella)

crackingart.com tollegno1900.it

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