Cosa c’è nel carrello degli italiani? Si direbbe sempre meno carne e latticini (1).
Il Rapporto VeganOk Italia 2017 – frutto dell’incessante lavoro dell’Osservatorio VEGANOK, sotto la guida della Dottoressa Paola Cane (2) - mette in luce come il consumo di questi due alimenti sia calato drasticamente.
I primi dieci mesi del 2016 hanno visto un decremento rispettivamente del 5,8% sulle carni rosse, del 5,3% sui salumi e del 3,2% sui prodotti caseari. Sono numeri significativi se si pensa che a questi cali corrisponde un interessante aumento nel consumo di prodotti vegani. Si mangiano più zuppe (+37%), più alimenti sostitutivi della carne (+27,1%) e più latti vegatali, con un incremento del 19%.
Molti gli italiani che abbracciano, per scelta o per motivi di salute, una dieta tendenzialmente vegana. Infatti, ben il 2,6% dichiara di seguire questo stile di vita.
Ma vediamo da vicino alcune proposte del mercato…
Per un risveglio in salute, la linea di biscotti Buongiornobio di La Finestra sul cielo. Senza latte, olio di palma e lievito, con certificazione Vegan ok si presenta a scaffale in diverse varianti: i biscotti di farro integrale, quelli con quinoa e cacao; i biscotti di farro, ceci e cocco (3), per un sapore decisamente più esotico.
Per un pranzo “naturale”, senza rinunciare alla tradizione, ecco gli ingredienti della Molino Rossetto per improvvisare, per esempio, una pasta fatta in casa, proprio come quella della nonna: il Lievito Madre Bio Essiccato, la farina di Soia, ottima per diabetici e celiaci; e quella di Lenticchie Rosse (4): quest’ultima pensata anche per la realizzazione di zuppe e vellutate.
E se mentre si lavora, si studia, o si è in auto verso casa, le Pastiglie Leone (sì, proprio quelle che la nonna ci dava quando eravamo piccini) possono essere una golosa compagnia: ben 40 tipi, tutti certificati Vegan Ok. L’azienda torinese ha infatti accolto le richieste dei consumatori vegani, eliminando dalle pastiglie il colorante naturale di origine animale Carminio di Cocciniglia, sostituendolo con uno naturale di origine vegetale: gli antociani (5).
Insomma, oggi è evidente che il consumatore gradisce e predilige ingredienti più sani e meno ricchi di proteine: la salute, prima di tutto.