Il menù del ristorante Pane e Olio (1) colpisce per la scelta virata decisamente sui prodotti del mare e per il buon accostamento con vini locali. Il giovane chef sa quello che fa e il pranzo scorre via, piacevole.
L’antipasto è un carpaccio di zucchine con muggine locale (2), lo stagno di Cabras, dove si pesca, è a breve distanza; la polvere di bottarga, tratta dalle famose baffe di uova di muggine salate, pressate ed essiccate delicatamente, è abbondante e dona gusto e sapidità al già saporito muggine, che è stato arrostito e messo sott’olio.
Il primo è costituito da dei raviolini di gamberi e carciofi (3), ottimi in questo periodo, spadellati con arselle locali; il secondo è un filetto di pesce accompagnato dalle popolari cozze Niedditas (4).
In abbinamento si inizia con un Anastasìa Semidano della Cantina di Mogoro; il Semidano è un vitigno coltivato in appena in 40 ettari al mondo, interamente dislocati in Sardegna. Non assomiglia a nessun altro vitigno e ha un sapore particolare e inconfondibile. Un calice di Nieddera Rosè ha accompagnato il primo e con il secondo mi ha fatto compagnia un Vermentino di Sardegna DOC di Attilio Contini.
Sono scelte che parlano del territorio e invitano una visita alle cantine, che sorgono in zona; la visita in cantina, magari coronata da una degustazione guidata e dall’acquisto di vini, ormai è un must del turista del vino e quest’area dell’Isola offre la possibilità di conoscere cantine davvero blasonate che producono sia vini ormai internazionali, come Vernacce e Vermentini, sia vini di nicchia, da scoprire, come il già citato Semidano.