Visioni da bere :: 2 lug 2023

“I 1000 vini d’Italia“ delle Guide de L’Espresso

A Milano, la presentazione e i premi

Nella magnifica cornice del Teatro Manzoni (1), uno dei più antichi della città meneghina, si è svolto un vero evento (2). Alessandro Mauro Rossi direttore generale delle Guide de L’Espresso ha parlato di vera rivoluzione per quanto riguarda la Guida 1000 vini d’Italia, inserendo una declinazione digitale, attraverso una app, un sito e i canali social nonché una newsletter settimanale dal titolo Weekly Enjoy che analizzerà notizie e curiosità del mondo Food and Beverage. Imponenti i numeri della parte cartacea, composta di 600 pagine a colori, con la presenza di 500 cantine e più di 1000 vini. Lavoro ancor più titanico perché realizzato da un solo degustatore, quel Luca Gardini (3), già campione mondiale dei sommellier, definito “il miglior naso del mondo“. Tra gli oltre 60 riconoscimenti che hanno premiato le varie categorie, tra cui Vini sotto i 15 euro, bio, orange/macerati, bianchi esteri, rossi esteri, champagne e vini da investimento, il cuore della serata è stata la consegna dei premi speciali (4).

I premi assegnati

Miglior vino rosso 

Etna Rosso Guardiola 2019 di Alta Mora Cusumano una delle massime espressioni di questo eccezionale territorio, con vigne che sfiorano i 1000 metri di altitudine, da Nerello Mascalese in purezza, maturo, vivace e dai tannini intriganti.

Miglior vino bianco

Toscana Bianco 2021 Vallepicciola. Sorprendente affermazione di un bianco che nasce in uno dei territori più vocati per il Chianti Classico, nella tenuta della famiglia Bolfo. Uno Chardonnay in purezza che ha trovato in questo luogo, a soli dieci minuti da Siena modo di esprimersi in perfetto connubio tra eleganza, ricchezza, frutto e sapidità.

Miglior rosato 

Toscana Rosato 2021 JeT 2022 Castello di Montepò. Qui siamo in Maremma in una proprietà della famiglia Biondi Santi. 100% Sangiovese grosso riesce a valorizzare le grandi potenzialità di un territorio, creando un rosé di straordinario impatto olfattivo che lo pone tra le migliori espressioni di questa tipologia anche a livello internazionale.

Miglior vino spumante 

Franciacorta Cabochon Brut Stellato 2012 Monte Rossa. Da una delle migliori cantine della Franciacorta uno dei capolavori della spumantistica italiana 70% Chardonnay 30% Pinot Nero con profumi indimenticabili di tabacco biondo, menta, eucalipto, mandorla, tiglio è una beva persistente e croccante, officinale, ammandorlato per chiudere fruttato. Straordinario.

Miglior vino dolce

Vernaccia di Oristano Antico Gregori Contini. Un vino che è riduttivo definire dolce, essendo di assoluta meditazione con la sua nota secca, asciutto, leggermente amarognolo, molto persistente con sentori di mandorla e agrumi. 

Miglior bianco da uve autoctone

Trebbiano d’Abruzzo Fosso Cancelli 2020 Chiara Ciavolich. Elegante, sofisticato, di taglio sartoriale, fresco, sapido, una vera sorpresa. 

Miglior rosso da uve autoctone

Narni Ciliegiolo Ràmici 2020 Leonardo Bussoletti. Cru della cantina, con vigneti che sfiorano il mezzo secolo posti in una collina sopra il Tevere. Molto raffinato, con naso di piccoli frutti rossi, spezie, corteccia, ciliegia. Grande avvolgenza ed equilibrio, intenso e persistente.

Miglior cantina 

Elvio Cogno (5), uno dei campioni della rinascita del Barolo, prosegue attraverso i suoi eredi Nadia Cogno e Valter Fissore a Novello la grande tradizione del Cru Ravera in una cantina di rara bellezza.

Miglior produttore Under 40

Gabriele Righetti di Vigneti di Ettore. Siamo a Negrar nel cuore della Valpolicella classica. Giovanissimo erede di Ettore Righini perpetua in agricoltura biologica un metodo che si situa tra tradizione e innovazione. Una piccola cantina ma di grande livello.

Miglior enologo

Harald Schraffl di Nals Margreid. Mai premio fu più meritato. Avendo avuto modo di conoscerlo personalmente in un’epica verticale di Sirmian cui avemmo il privilegio di poter assistere e di cui parlammo sul magazine, dobbiamo dire che raramente abbiamo trovato grande competenza e umiltà come nel suo caso.

Vino promessa

Friuli Colli di Schiopettino di Prepotto 2020 Ronco dei Pini. Un vitigno autoctono poco conosciuto ma di grandissime potenzialità come sta a dimostrare il premio. Quasi scomparso negli anni settanta, è sopravvissuto fortunatamente. Un naso davvero particolare con cannella, pepe, chiodo di garofano, liquirizia uniti a ribes e prugna. Davvero notevole!

Una serata che ricorderemo a lungo.

Ron Millonario

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