Da poco pubblicato per i tipi della Diarkos, l’ultimo avvincente romanzo storico-poliziesco di Gianfranco Manes, ingegnere “imprestato” con successo alla scrittura di cui abbiamo già letto con piacere precedenti sue opere; anche in questo racconto, come già in altro suo (La variabile nascosta) lo spunto, anzi il leitmotiv del racconto trae origine e si dipana intorno ad un problema scientifico, per l’esattezza fisico che pare quasi, a noi profani della materia, accostarsi a fantascienza, ma così non è. Ecco, allora, un suggerimento per chi non sia lui stesso addentro alle segrete cose scientifiche appunto, quello cioè di iniziare a leggere il libro dalla fine… sì perché proprio nelle due pagine finali del volume, troviamo un capitoletto “scienza e finzione nel racconto” quasi una sorta di micro-Bignami ad uso di noi “comuni mortali” che non solo è interessante ed utile per la migliore comprensione poi del romanzo stesso, ma funge anche da stimolo per chi volesse approfondirne i temi, complice il Qr code che permette il collegamento al sito per una migliore comprensione. Il racconto nella sua finzione ruota tutto intorno ad un fenomeno fisico (reale anche se sconosciuto ai più) denominato entanglement che rappresenta, in estrema e semplificata sintesi, la capacità di una coppia di particelle elementari della materia (elettroni o fotoni) di trasferire tra loro le relative proprietà istantaneamente ed a qualsiasi distanza! Insomma, oltre il tempo e lo spazio, oltre la velocità della luce ed oltre le conoscenze scientifiche anche ad oggi esistenti. Così scientificamente attrezzati, possiamo quindi finalmente gustare le avventure spionistico belliche che vedono la luce tra la Germania hitleriana e sopratutto Stoccolma, nella neutrale Svezia del 1943, dove si accalcavano in poco spazio, spie e intrighi di tutte le nazioni belligeranti, spesso attorno al tavolo dello stesso ristorante in quel fazzoletto di città, allora come oggi, più simile in verità ad un modesto paesotto di provincia che alla dignità di una capitale. In questo scenario ed alla ricerca di un sistema impenetrabile di crittografia, si arrovellavano i fisici di allora compresi tedeschi che sembravano aver colto il problema più e meglio di altri; fisici tedeschi dicevamo, ma non necessariamente nazisti ed ecco allora che l'inevitabile curiosità scientifica e l’immancabile ambizione personale vengono a scontrarsi con l’imperativo morale di non permettere al dittatore l’acquisizione di un’arma imbattibile tale da poter ribaltare a suo favore gli esiti di una guerra ormai già chiaramente compromessa, se non definitivamente persa. La trama ci avvolge ed affascina, nel suo ginepraio di complotti, imprevisti, agguati, spie, nazisti e belle donne: tutte presenze classiche nel genere del libro, qui sapientemente miscelate nella loro giusta percentuale come in un buon cocktail che non vorremmo mai finire di gustare, al tempo stesso bramandone di assaporare l’ultima goccia o meglio la soluzione finale del romanzo. Altro non vorrei aggiungere per non rovinarne la suspence se non ricordare una storia, tanto reale quanto misconosciuta: quella del fisico tedesco Heisenberg, genio della meccanica quantistica e premio Nobel per la fisica nel 1932, a capo del progetto per l’atomica nazista che sembra aver sabotato per ragioni morali, pur avendo tutte le conoscenze e capacità scientifiche per realizzarla.

La realtà supera talvolta la fantasia e quando viene sapientemente miscelata risulta sempre affascinante come nel volume di Manes, da leggere in estate e non solo, per apprendisti spie, piccoli scienziati. O semplici appassionati del tema.

Intreccio Mortale
di Gianfranco Manes
Casa Editrice Diarkos
Pagg. 444 – Euro 19,00
Disponibile in libreria e sui principali web store.

Gianfranco Manes
Dal 1985 al 2015 Ordinario di Elettronica ha insegnato nelle Università di Firenze e di Perugia, ricoprendo importanti incarichi accademici a livello di Facoltà e di Ateneo. Recentemente ha intrapreso un’attività di scrittore del genere thriller storici ed è alla sua terza esperienza dopo il romanzo di esordio, La Variabile Nascosta, ben accolto da critica e pubblico e vincitore del Premio letterario ‘Un Mare di Libri‘, e L’oro degli Ebrei, tutti pubblicati da Edizioni Diarkos. Ha svolto un’intensa attività scientifica in campo internazionale nelle aree del Microwave Device and Modeling e Wireless Systems collaborando con Università e Industrie nazionali ed internazionali. Ha diretto progetti di ricerca della Commissione Europea, è stato membro di comitati di indirizzo per il V e VI Programma Quadro ed è stato invited speaker e panelist a Congressi ed eventi della Commissione Europea.
Ha collaborato con Società Nazionali e Internazionali tra cui Motorola USA su MMIC Quantum Devices, Eni SpA su Sistemi di monitoraggio, e Autostrade Tech su Sistemi DSRC. Nel 2000 è stato nominato Senior Member del IEEE, Institution of Electrical and Electronic Engineering–USA, e ha servito nella Società di riferimento, Microwave Theory and Techniques come TPC member, Session Chairman, Workshop organizer e Invited speaker.
Nel 2018 ha ricevuto il Best Paper Award of the IEEE Microwave Theory and Techniques Society, Premio Internazionale per il migliore lavoro scientifico pubblicato nel 2018 su IEEE Microwave Magazine.
È autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche su Riviste internazionali e su Proceeding di Congressi e ha servito come membro di Editorial Board e come reviewer per Riviste e Congressi internazionali.