Food :: 18 mar 2024

Milano, nuovo locale giapponese Domò Sushi

un concept rivoluzionario tutto da scoprire

Pur essendo all’avanguardia per quanto riguarda la ristorazione di cucina orientale, la città meneghina vede troppi format che ripetono lo stesso tipo di formula. Domò Sushi, il nuovo ristorante (1) creato in pochi mesi in via San Marco, in zona Brera, negli spazi bellissimi (2) che furono del Museo dei Navigli, permette una food experience di fine dining (3) totalmente inedita. Il progetto di Domò Milano nasce da un’idea di Massimo Sun, giovane imprenditore asiatico già noto nella ristorazione romana, fondatore nella capitale dell’omonimo locale di successo Domò Roma, nel quartiere Parioli. Insieme a Sun, Flaminia Ceccarini, in qualità di General Manager e “intelligenza emotiva” del team. Al timone della cucina, invece, l'executive chef Antonio Dai (4) per un totale di circa 80 persone operative nel locale. Interni grandiosi, una lunga lista di specialità, materie prime scelte, sound design dedicato, dj-set, mixology, questo, in sintesi il rivoluzionario locale.

Cosa si mangia da Domò Sushi e perché è così rivoluzionario 

Innanzitutto non si tratta né di un menù degustazione, né alla carta ma prevede la possibilità di ordinare in blocchi di 10 piatti per commensale, da scegliere e da condividere in tavola come piccole monoporzioni gastronomiche. Il tutto è replicabile  fino a 8 volte per una gamma amplissima che arriva, volendo, fino al numero di ben 80 piatti diversi, 20 piatti in 2, 30 piatti in 3 e così via fino a otto commensali, il che cancella il vecchio modo di pensare, in cui tutto lo stesso tavolo è costretto allo stesso menù degustazione. Ad un prezzo decisamente abbordabile di 22 euro, a pranzo durante la settimana, 27 euro durante il pranzo del fine settimana e di 35 euro la sera escluse bevande e dessert, si può spaziare in un viaggio culinario che va oltre i confini della cucina giapponese, comprendendo la cucina Nikkei di ispirazione nipponico peruviana per poi approdare in Europa, nel Mediterraneo fino a giungere in Italia. Il nostro percorso degustativo ha contemplato dei Gyoza, i tradizionali ravioli giapponesi di impeccabile esecuzione, Nigiri aburi scenograficamente scottati al tavolo con il cannello, degli eccezionali Roll con burrata e gamberi di Mazara, Nachos tex mex (5), Maki per giungere fino a un Tataki di manzo con puntarelle e capperi. Qualità altissima e grandissimo gusto sono il leit motiv del locale, in un ambiente molto raffinato su più piani (1500 mq su due piani) progettato dallo studio di architettura Naos Design. L'interior è dominato da confortanti tonalità naturali, calde, che giocano con la sabbia, la terra, il travertino, la ruggine e il legno. C'è poi una splendida navata con una scala che sale verso la consolle a specchio del dj, davanti al quale sullo stesso palco, impera un banco per il sushi show fatto con blocchi monolitici a spacco in travertino naturale (6). Ritornando al coté gastronomico, è possibile iniziare il percorso con un Mistery cocktail creato dal bartender secondo i gusti del cliente che può proseguire anche successivamente, oppure trasformarsi in vino  o birra con una cantina di eccellente livello. Per quelli che diventeranno i clienti più assidui, conquistati dalla bontà della cucina, è prevista un'ulteriore sorpresa: un monumentale Sashimi davvero spettacolare in qualità e freschezza. La nostra cena è stata di un livello che ha pochi eguali tra i ristoranti nipponici e di fusion in città. Un luogo smart che piace certamente ad avventori cool alla ricerca di una pausa pranzo di classe, dinamica e dai sapori ricercati. Ma altresì d’incontro per il mondo della moda, dell’arte e del design. Vi invitiamo a seguire il nostro consiglio e provare Domò Sushi dall'ottimo rapporto qualità prezzo e dal mood easy chic unico. 

 

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