Living & Convivi :: 5 apr 2023

Pasqua 2023 in Toscana?

Cosa fare tra Firenze, Prato e Montelupo

Se avete in mente di trascorrere Pasqua e Pasquetta in Toscana, vi suggeriamo alcuni highlight molto cool (per grandi e piccini).

Firenze, Pasquetta a Villa Bardini con la caccia al tesoro botanico 

Segnate in agenda il 10 aprile, perché durante tutta la giornata, sarà possibile partecipare alla scoperta della natura con una serie di attività aperte a tutti, con particolare focus su famiglie con bambini dai 4 ai 10 anni. L’iniziativa si chiama "Caccia al tesoro botanico" ed è promossa da Fondazione CR Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, all’interno del progetto di Grandi Giardini Italiani. La speciale caccia al tesoro porterà grandi e piccoli alla scoperta della natura, dei luoghi e delle curiosità del bellissimo giardino di Villa Bardini che per l'occasione sarà aperto gratuitamente. All’ingresso, tutti i visitatori riceveranno una mappa dettagliata del giardino (1), che dovranno interpretare per scoprire tutte le tappe della caccia al tesoro. Percorrendo i 12 punti di interesse, sarà possibile effettuare un tour completo del giardino (2): partendo dall’ingresso principale di Costa San Giorgio, scendendo a valle lungo il viale carrabile fino alla parte inferiore del giardino per poi risalire per la scala barocca, la sezione del giardino coltivata a frutteto, il pergolato di glicine per poi tornare alla parte superiore del giardino e terminare nuovamente all’edificio della villa. A corredare l’iniziativa, verranno organizzati 5 appuntamenti di lettura animata di albi illustrati a tema. Le letture saranno svolte, in alcuni dei punti più iconici del giardino da Farollo e Falpalà (librai specializzati, premiati nel 2022 con l’ambito premi Denti dalla rivista Andersen e dalla Associazione Italiana Editori). Nel corso delle letture Farollo e Falpalà daranno anche pillole di informazioni storico artistiche che potranno agevolare la ricerca dei visitatori. Non è necessaria la prenotazione, l’ingresso sarà gratuito per tutti. Altre info QUI.

Firenze, per i più piccoli (ma non solo), il treno in miniatura!

Durante le prossime festività il museo "H ZERO. L’impresa ferroviaria in miniatura" (3) resterà aperto per accogliervi e visitare l'imponente plastico ferroviario che con i suoi 280 mq si classifica tra i più belli del mondo. Per le famiglie con bambini dai 3 ai 10 anni è possibile, infatti, approfondire, divertendosi, l’esperienza immersiva unica di H ZERO: nell’ex cinema Ariston a Firenze, il modello ferroviario realizzato da Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano è protagonista di una vera e propria coreografia poetica di luci, suoni e proiezioni ideate appositamente per enfatizzarne la resa scenica. Altre info QUI.

Ecco cosa vi aspetta...

280 mq di paesaggio in miniatura

1 km di binari

359 tratte ferroviarie

70 treni

147 scambi

121 semafori

1000 lampioni

2.7 km di cavi di cablaggio

Prato, la scelta è ampia...

La città toscana del tessile a due passi dal capoluogo di regione è una delle più dinamiche d’Italia, pronta a offrirvi un percorso nella storia passando dal Duomo con il Pulpito di Donatello e gli affreschi quattrocenteschi di Filippo Lippi, per approdare alla contemporaneità del Centro Pecci (4) e all’arte diffusa, sconfinando tra i percorsi di bike e trekking lungo la Via Medicea e la Via della Lana e della Seta, gustando eccellenze enogastronomiche affermate in tutto il mondo (i biscotti, la mortadella e le pesche di Prato, i vini e l’olio delle colline). Altre info QUI.

Montelupo (FI), la mostra “La ceramica di Montelupo e gli Uffizi: una “galleria” di confronti”

Centro di produzione di ceramiche tra i più noti d’Italia, Montelupo apre al pubblico la mostra “La ceramica di Montelupo e gli Uffizi: una “galleria” di confronti”. Fino al 1 ottobre, al Museo della Ceramica di Montelupo è possibile ammirare, tra gli altri, i piatti con lo stemma papale di Leone X, ritratto dal Bronzino e in prestito in mostra dalle Gallerie degli Uffizi. La ceramica di Montelupo fu anche protagonista della vita di tutti i giorni, come dimostrano quei quadri con raffigurazione di ambienti casalinghi (come cucine e dispense), la cui fortuna abbraccia tutto il XVII secolo. È il caso del dipinto di Jacopo Chimenti, detto l'Empoli, in cui sono riconoscibili due ceramiche la cui forma e decorazione rimandano a tipiche produzioni montelupine. In questo caso, una selezione di recipienti da spezieria, piatti e boccali (5) si accosta non solo alle maioliche raffigurate, ma anche ad altre con soggetti riconducibili all’abbondanza della tavola e ai prodotti della caccia. Tutte le ceramiche esposte provengono da scavi effettuati a Montelupo Fiorentino nell'arco degli ultimi cinquant'anni. Altre info QUI.

 

 

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