Visioni da bere :: 7 dic 2023

Sardegna, Cantina Pala: vini blasonati

enoturismo smart e un evento natalizio da non perdere

Situata nel comune di Serdiana, cittadina nel sud-est della Sardegna, la Cantina Pala (1 - Mario Pala) si estende per circa 100 ettari (2), principalmente su dolci colline (3) che si affacciano sul Golfo di Cagliari, nella regione storica del Parteolla, da sempre coltivata a viti e ulivi, e nell’Oristanese, zona d’elezione del prezioso vitigno Bovale. Sette vigneti, ciascuno con una sua precisa identità e vocazione, secondo le caratteristiche pedo-climatiche, l’altimetria, l’esposizione. 

Vinous, una delle pubblicazioni di vino più prestigiose al mondo, ha recentemente attribuito 92 punti al Vermentino di Sardegna IGT Stellato (4), esaltando nel giudizio il profumo seducente di miscela di agrumi tropicali, fiori e spezie; descrivendo al palato, prosegue Vinous, Stellato si presenta rotondo e strutturato, con sapori di frutti di bosco maturi, lime acido e sapidità. È solo uno dei premi e riconoscimenti che la cantina Pala ha colto nel corso degli anni, mietendo successi lusinghieri con tutte le etichette (5). 

Chiediamo al loro Direttore commerciale, Fabio Angius, visione e missione dell’azienda. 

Vogliamo valorizzare al massimo i vitigni, e diamo una grande attenzione per le vigne, da sempre, e verso vitigni come Monica e Nuragus, che sono storici e tradizionali nella regione del Parteolla. Gli sforzi di valorizzazione che abbiamo fatto ci stanno premiando, abbiamo avuto recensioni molto positive come quella recente di Vinous su molte nostre etichette, da Stellato al Bovale Essentija, sino a S’Arai, un’Isola dei Nuraghi IGT. Abbiamo scelto di vinificare in purezza, sia Monica sia Nuragus, saltando oltre gli stereotipi e i pregiudizi che ancora circolano su questi due fantastici vitigni sardi, e i risultati di critica e di vendita ci han dato ragione. Oggi i vini ricavati da questi vitigni sono l’anima della cantina, apprezzati e riconosciuti. 

Che missione vi ponete come azienda sarda?

Il nostro sogno è portare le persone in Sardegna a conoscere i territori, dove il vino viene prodotto, sogniamo di portare i turisti a Serdiana perché hanno bevuto un Serdiana DOC, che ancora non esiste, ma è per spiegare che vogliamo valorizzare i territori in chiave enoturistica come si fa altrove. Oggi si va a fare enoturismo nel Chianti, nello Champagne; il principale ingrediente del vino deve diventare il territorio, con tutte le sue risorse, attrattori, bellezze, patrimonio. L’uva si può piantare ovunque ma il territorio no; noi abbiamo un territorio unico, che vogliamo far scoprire sempre di più.

Parlaci del concept di enoturismo di Pala. 

Ti posso dire che siamo allergici alla bicchierata senza l’accompagnamento di un racconto, senza cultura; privilegiamo visite guidate, anche con Mario Pala, il titolare, Massimiliano suo braccio destro, con me, con chi lavora in azienda insomma. Il pubblico viene per sentire il racconto del vino da chi produce, gli dà una emozione in più; Serdiana è bellissima ma fuori dai soliti circuiti turistici, noi proponiamo un racconto appassionato ed appassionante, abbinando le degustazioni con assaggi dei tanti prodotti tipici di questa regione storica della Sardegna, a grande vocazione rurale e molto ospitale. Il nostro motto è che il vino non si vende, si racconta innanzitutto: è importante far percepire i valori e l’atmosfera che si respira in azienda a conduzione familiare come Pala, ormai alla terza generazione.

Organizzate molti eventi speciali, in chiave enogastronomica. Ci vuoi parlare del pranzo natalizio in cantina il 16 dicembre? 

Sì, il pranzo del 16 dicembre (6) è curato da Luigi Pomata ed inaugura alla grande una serie di eventi con chef sardi, della penisola ed europei, che stiamo calendarizzando. Il nostro vino è molto apprezzato ed acquistato dalla ristorazione, quindi abbiamo pensato di far conoscere ai nostri clienti dei piatti speciali, decisamente particolari e squisiti, che a casa non si ha tempo e modo di preparare, abbinati ai nostri vini. Luigi Pomata ha studiato un menu incredibile, che abbineremo a vini sorprendenti, vecchie annate tra le più blasonate, chicche, e qualche nuova etichetta, le migliori, scelte e selezionate, qualche rarità come lo Stellato Nature, di cui  facciamo solo 700 bottiglie l’anno. Vi aspettiamo!

 

Altre info: 

 

Ron Millonario

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