Il 20 aprile a Ilbono (NU) avverrà la storica firma del partenariato nazionale tra Donne dell’Olio e “Città dell’olio”; unite per la prima volta in Italia per promuovere la cultura dell’olio e rilanciare una filosofia di consumo consapevole della produzione dell’oro verde che meglio rappresenta stili di vita e paesaggi. Sabato 20 aprile a Ilbono, alla presenza della Presidente nazionale dell’associazione Donne dell’Olio, dott.ssa Gabriella Stansfield, della delegata in Sardegna Giulia Mura e, per l’Associazione nazionale Città dell’Olio, del Presidente nazionale Michele Sonnessa, del vicepresidente nazionale Giovanni Antonio Sechi, del direttore generale Antonio Balenzano e della Coordinatrice regionale della Sardegna Maura Boi, sarà posta una storica firma: il primo accordo in Italia che fa nascere la collaborazione per lo sviluppo di un’offerta turistica incentrata sulla gastronomia italiana e sulle eccellenze delle produzioni oleicole regionali.
Azioni che mirano anche alla tutela dell’ambiente e dei paesaggi, allo sviluppo sostenibile, soprattutto delle aree interne grazie al turismo, puntando sul rilancio delle produzioni e sulla conoscenza della qualità dell’olio extravergine di oliva, con i suoi benefici per la salute e il suo corretto uso in cucina.
L’accordo prevede azioni di co-branding da realizzare nei vari comuni, nelle aziende di produzione e trasformazione, creando sinergie di comunicazione e puntando alla realizzazione di un modello di “turismo dell’olio” poi replicabile per il mercato nazionale e internazionale. Saranno attivate iniziative volte alla valorizzazione dei territori di origine dell’olio extra vergine di oliva italiano (Città dell’Olio) attraverso iniziative specifiche già esistenti (es. Giornata nazionale Camminata tra gli Olivi; Merenda nell’Oliveta, Concorso nazionale Turismo dell’Olio …), la realizzazione di conferenze, seminari, workshop, la promozione di progetti comunitari, nazionali e regionali, la concretizzazione di programmi formativi e culturali per la valorizzazione dei piccoli borghi promuovendo l’olio extravergine di oliva e gli altri prodotti tipici del territorio.
L’Associazione Nazionale Città dell’Olio comprende circa 500 Comuni; in Sardegna gli Enti soci sono ben 44, è la Regione più rappresentata; inoltre Camere di Commercio, GAL, Parchi regionali e nazionali ed Enti pubblici che danno nome ad un olio che proviene da un’affermata tradizione olivicola. L’Associazione nazionale Donne dell’Olio APS, nata nel 2000, aggrega oltre 70 associate, esponenti di un universo femminile accomunato dall’olio: imprenditrici, produttrici, scienziate, comunicatrici, cuoche, operatrici del comparto del turismo, e altre figure. L’Associazione costituisce una realtà affermata nel panorama culturale nazionale.
“Il protocollo d’intesa che verrà firmato il 20 aprile sarà una tappa importante – ha detto la rappresentante nazionale delle Donne dell’Olio Gabriella Stansfield – è importante rilanciare e spingere sul valore di questo alimento che, non solo è buono e fa bene, ma è un prodotto fondamentale per la bellezza del nostro territorio. Fare in modo che l’olio sia dentro il circuito del turismo credo sia una sfida che la Sardegna deve portare avanti per fare dell’olio un elemento di attrazione”.
“Non a caso abbiamo stimolato la nascita della legge sull’oleoturismo - aggiunge la delegata regionale per le Donne dell’Olio Giulia Mura - e i frantoi stanno diventando sempre più luoghi apprezzati e di possibile destinazione turistica. Credo che, se riusciamo a far capire quanto l’olio sia un prodotto di qualità, ci potremo avvicinare sempre di più a una cultura dell’olio che possa partire dalle tecniche di raccolta, dalla molitura, dall’assaggio fino alla conservazione per diventare veri esperti di olio”.
“Non si scopre oggi il valore evocativo dell’olio – afferma Giovanni Antonio Sechi, vicepresidente nazionale delle Città dell’Olio – sia come prodotto, ma anche come icona dell’ambiente e del paesaggio della nostra isola, ma anche della salute grazie alle proprietà nutraceutiche e salutistiche dell’olio EVO, particolari, questi, ancora poco conosciuti. È per questo che avevamo presentato alla Regione Sardegna la proposta della Legge regionale sull’oleoturismo, approvata all’unanimità sia nella competente commissione consiliare che dal consiglio regionale, diventata operativa recentemente. L’accordo che firmeremo il 20 aprile a Ilbono è un passaggio ulteriore perché si possa consolidare un nuovo approccio che lega tutto il mondo delle produzioni agricole e dell’enogastronomia sarda. E il fatto che si possa stringere un’intesa di questo genere ci consolida e rafforza questa traiettoria che ora tutti insieme intendiamo perseguire con grande attenzione fin dai primi passi che faremo”.
Il programma della giornata del 20 aprile prevede al mattino alle ore 11.30 la firma del partenariato a Ilbono, il primo paese dell’Ogliastra ad aderire all’Associazione Città dell’Olio. Al pomeriggio avrà luogo il convegno sulla storia olivicola della Sardegna, dal passato, al presente e al futuro, con la presentazione dei progetti nazionali e regionali delle due Associazioni. Saranno presenti il presidente dell’Associazione Città dell’Olio Michele Sonnessa e la presidente dell’Associazione Donne dell’Olio Gabriella Stansfield. Il convegno, che avrà luogo nella sede dell’Azienda Agricola Pelau della famiglia Mura, prevede l’intervento di Manfredi Mura, fondatore dell’Azienda Agricola Pelau, Maura Boi, coordinatrice regionale dell’associazione Città dell’Olio, Cinzia Loi, archeologa e presidente dell’Associazione Paleoworking Sardegna, Michele Sonnessa presidente dell’associazione Città dell’Olio, Antonio Balenzano, direttore generale dell’Associazione Città dell’Olio, Gabriella Stansfield, Presidente Nazionale dell’Associazione Donne dell’Olio, Daniela Capogna, delegata Regione Sicilia per le Donne dell’Olio, Giovanni Antonio Sechi, vicepresidente nazionale dell’Associazione Città dell’Olio e Giulia Mura, delegata regionale dell’Associazione Donne dell’Olio.