Inaugurato lo scorso giugno negli spazi dell’ex Convitto del Parco Trotter, una storica realtà della città meneghina, ex pista di cavalli, ex sanatorio e attualmente scuola di quartiere, Mosso, progetto nato dalla collaborazione tra il Comune di Milano, Fondazione Cariplo e una serie di associazioni e cooperative sociali di cui è capofila La Fabbrica di Olinda. Ristorante a pranzo e cena, pizzeria a cena, funge anche da sala dei concerti, sala da ballo e spazio multifunzionale per convegni, eventi, matrimoni ma anche scuola di formazione professionale e di inclusione sociale. In occasione della imminente giornata mondiale della pizza prevista per domani 17 gennaio, è stata presentata una carta stagionale, i cui impasti a lievitazione controllata sono preparati con farine macinate a pietra, semi-integrali e integrali con lievito madre che valorizzano gli ingredienti il più possibile di filiera corta. Molti di questi prodotti provengono dall’Alveare di via Padova appena inaugurato sempre all’interno di Mosso. Sparsi un po’ in tutti i quartieri di Milano, i vari Alveari sostengono l’agricoltura locale e permettono di scoprire produttori agricoli di qualità all’interno della città metropolitana. A guidare la pizzeria Daniele Flacone (1 - 2), pizzaiolo di lunga esperienza, già referente milanese di Franco Pepe di Pepe in Grani di Caiazzo, tra le migliori pizzerie al mondo secondo le classifiche, ma anche maestro panificatore con due big come Davide Longoni e Giuseppe Zen. Lasciati lievitare 24 ore i panetti dopo essere stati tirati a mano come da tradizione vengono cotti in forni elettrici di ultima generazione che rendono le pizze leggere e fragranti, dal bordo soffice e appetitoso. La selezione include i classici come la Margherita (3), la Diavola o la Bufala Campana Dop, ma anche gustose variazioni come la (4) Caci e Pepe (stracciatella di bufala, fiordilatte di Agerola, Quartirolo Lombardo, toma di capra lombarda, cialda di grana padano, pepe nero macinato al momento) che rivisita la quattro formaggi. La Pomodoro e Alici di Cetara (5) che arricchisce la Marinara con capperi croccanti, terra di olive nere, origano e olio evo all’aglio. Sempre presenti le pizze vegetariane come la Cavolo Nero cui si aggiunge provola affumicata, toma di capra, crema di peperoni rossi e olio evo e una Vegana stagionale, che cambia ogni tre mesi. In questo caso è invernale (6) con crema di zucca mantovana, hummus di ceci, funghi spadellati, pomodori gialli semi dry, nocciole tostate, olio evo. “La pizza viene servita sempre spicchiata perché rappresenta un momento di condivisione così come Mosso è una cucina condivisa dove il cibo è un’esperienza di incontro con l’altro“ - afferma Thomas Emmenegger, Presidente della Fabbrica di Olinda e capofila del progetto, nonché già creatore della Pizzeria Fiore di Lecco in un bene confiscato alla mafia. Dopo averle assaggiate, non possiamo che consigliarvi queste pizze decisamente prelibate e gustose...
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