Lifestyle & Beauty :: 2 nov 2017

a firenze la moda passa anche da Fashion room

la libreria di tendenza che orienta il business e non solo

Firenze, quartiere tra i più interessanti del capoluogo toscano (zona Stazione Leopolda), incontriamo Simone Ricci che insieme al fratello Riccardo conducono dai primi anni '90 la libreria Fashion Room (oltre a un'altra a Prato in via del Molinuzzo, 97), punto di riferimento importante dell'universo moda (1), in Toscana come nel resto della Penisola, poiché non solo bookstore ma anche incubatrice di idee, luogo per chi fa ricerca sulla moda, tendenze, stimolando la creatività con proposte editoriali di pregio, spesso introvabili altrove e provenienti da tutto il mondo. I loro interlocutori sono soprattutto stilisti, designer, manager alla ricerca di quello spunto, di quella citazione utili per la costruzione di un linguaggio, di un progetto legati al tessile, agli accessori o al capo finito. Ma anche studenti, creativi in erba che qui trovano elementi didattici per meglio comprendere la loro futura professione. Uno spazio di condivisione, dove eventi si alternano a sessioni educative per svelare allo studente di oggi, cliente di domani, argomenti strategici come la tabella colori. Chi viene a Firenze per la grande kermesse di Pitti Uomo o Filati o ancora Fragranze, non può non passare da qui.


Simone (2 - primo da Dx), ci racconti il percorso che vi ha portato a questo format di successo…

In realtà, da sempre ci "nutriamo" di editoria. Iniziai, infatti, insieme a mio fratello, negli anni novanta presso la Fortezza da Basso ma con un focus esclusivo su giornali di tendenza moda. Erano momenti di grande dinamicità proprio perché allora le fiere erano di più e le riviste, anche se care, piacevano a un mercato molto vasto. Successivamente, ci venne proposto di lanciare una nuova attività, una libreria dal sapore esclusivo, centrata su fashion e dintorni. Un rischio imprenditoriale che accettammo di buon grado. In principio eravamo in via dei Palchetti, poi ci spostammo in via il Prato, dove siamo ora. La fortuna volle che il passaggio avvenne proprio quando il Polimoda, poco distante da noi, aprì i battenti. Un caso fortuito e certamente gradito.

Ci descriva il cliente tipo e cosa normalmente cerca quando giunge in questo piccolo tempio del fashion.

Il nostro business principale è vendere ad aziende che producono moda (3). Una sorta di BtoB. Vengono da noi produttori, ufficio stile, stilisti, designer… da chi realizza il capo finito a chi si occupa dell’accessorio. Insomma, tutto quel mondo che gira intorno al pianeta abbigliamento e simile. In questo preciso momento dell’anno, per esempio, ci fanno visita soprattutto coloro che si occupano di stile. Tessuti o filati, almeno per l'estate 2019, sono già passati.

Avete una grande selezione di libri abbastanza lontani dalla editoria più comune. Come avviene la scelta di un volume che viene poi venduto nella libreria?

Rappresentiamo un segmento di mercato: nel nostro DNA, c'è la ricerca del libro singolare (3), vuoi unico.
Ponderiamo ogni testo, ogni singola immagine, indovinando, per quanto possibile, cosa potrebbe essere idoneo per un potenziale cliente moda alla ricerca di ispirazione. Per chi fa filato o tessuto ecco che la cartella colori o quella su materiali innovativi, con le tendenze della stagione, sono imprescindibili. Ma andiamo oltre… e proprio perché "vendiamo" idee e impulso creativo, ecco che anche un particolare libro sulla natura o un altro sulle foto degli anni '30, può essere di stimolo per la produzione di un determinato pattern o accessorio. Quasi tutti i nostri editori sono stranieri e molti del Nord Europa, ma non mancano anche diversi italiani eccellenti (4).


Due esempi di libri "da non perdere"?
"Dior par Yves Saint laurent, 1958-1960" il secondo volume della collezione dedicata agli stilisti che si sono succeduti nella storia della Maison dai suoi esordi. E poi un altro testo molto diverso, italiano, diciamo più dall'anima commerciale e anche se con un notevole valore creativo - "Dog’s life" (5) - dove i cani sono in realtà un pretesto per sviluppare tutta la gamma pelli del libro, un catalogo dalle caratteristiche molto originali. L'azienda che lo produce è toscana, Multikimica, e ogni anno sceglie un leit motiv diverso: l'edizione scorsa erano le biciclette. Un oggetto molto particolare, bello a prescindere.

Il fascino della carta resiste o sente che sta "morendo"…
Certamente le vecchie generazioni sono più attratte da libri e/o riviste da tagliare, incollare. Hanno bisogno della matericità, dell'elemento da toccare, sfogliare, lavorare secondo i propri obiettivi. Diverso per le nuove generazioni che per loro natura, preferiscono il digitale. Detto questo, in internet si posso vedere intere sfilate ma molto del materiale di stimolo passa ancora - e per fortuna - dall'oggetto libro (6). Per non parlare della fatica fisica di stare magari una giornata davanti allo schermo del computer, quando con 40 euro è possibile trovare, in tempi più rapidi e sicuramente meno gravosi per la vista, quel dettaglio, quell'elemento propulsore per la costruzione di un modello.


Firenze in qualche modo è ancora secondo lei un luogo importante per la moda?
Penso proprio di sì. Anche se il centro mondiale della moda è Milano, Firenze detiene comunque una fetta importante, se non altro per Pitti Uomo che cresce ogni anno. Le aziende più illustri e blasonate come Ferragamo, Cavalli, Gucci sono qui. E poi diciamocelo… il "paesaggio" fiorentino è di certo più seducente rispetto a quello prettamente metropolitano del capoluogo lombardo.

FASHION ROOM è aperta nei seguenti orari:

lunedì - venerdì 09:30 / 19:30
sabato 10:00 / 13:00 - 15:00 / 19:00
chiuso Domenica

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