Living & Convivi :: 29 ott 2023

Firenze, al Museo degli Innocenti va in scena Alphonse Mucha

Fino al 7 aprile 2024, le opere del padre dell’Art Nouveau

Andateci, perché ne rimarrete semplicemente estasiati. La mostra che consigliamo, ora in corso al Museo degli Innocenti di Firenze riguarda una rassegna decisamente esauriente delle opere di Alphonse Mucha, artista noto ai più come supremo esponente dell’Art Nouveau, artefice di opere decorative (1) divenute pietre miliari nella storia della grafica moderna. Bellissima, appena varcata la soglia della prima sala, si è come magicamente catapultati nella Parigi di fine secolo dove il tratto straordinario di Mucha ci ricorda il suo coté avant-garde, precursore eccezionale per l’epoca, investendo trasversalmente diverse discipline, dalla grafica pubblicitaria all’illustrazione (2): la sua capacità, infatti, di coniugare estetica, simbolismo e spiritualità ha reso il suo lavoro un’icona del movimento Art Nouveau e una fonte di ispirazione per gli artisti successivi.

L’esposizione è un immersione di bellezza che, tra estetica e decorativismo, celebra la figura femminile (3) avvolgendola di magia e poesia. E, proprio ad una donna, Sarah Bernhardt, la celeberrima attrice parigina (4), che si deve la nascita dello “stile Mucha”. La potenza dell’opera di Mucha risiede soprattutto nella capacità di ritrarre l’anima dei personaggi che la Bernhardt deve interpretare, i suoi manifesti non sono semplicemente somiglianti alla sua musa ma trasmettono l’immagine che la Bernhardt aspirava a portare sul palco.

200 opere dove spiccano, tra gli altri, la Sezione dedicata all’immagine fotografica di varie modelle e l’immagine poi rappresentata o ancora il Manifesto pubblicitario, forse la cosa più moderna che testimonia il concetto della ripetizione già ben assimilato dall’artista ceco. Sdoganando, così, l’arte per pochi che diventa con lui popolare e godibile da tutti. Tappezzando la città di manifesti, riconoscibili, accattivanti e facendo di Parigi un museo a cielo aperto - “era ciò che l’artista cercava” - ha sottolineato la curatrice Francesca Villanti in conferenza stampa. Un’arte che fosse facile, comprensibile perché la bellezza serve per educare il popolo. 

“Mucha credeva nell’universalità dell’arte e nella sua capacità di ispirare e comunicare: per questo la mostra espone le splendide locandine fin-de-siècle realizzate per Sarah Bernhardt e le creazioni commerciali del periodo parigino, ma presenta anche aspetti meno conosciuti della sua arte, con una speciale attenzione al lavoro svolto dopo il rientro nella patria ceca” - ha dichiarato John Mucha Presidente della Fondazione Mucha.

Non mancano, inoltre, nella vasta esposizione disegni e oggetti d'arte applicata (5 - 6) della produzione di Mucha e una selezione di opere italiane che raccontano il contesto dell'evoluzione dello stile Art Nouveau (tra fine ‘800 e inizio ‘900). 

 

Museo degli Innocenti

Piazza della SS. Annunziata,13 50121 Firenze

 

Altre info: 

 

 

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