Visioni da bere :: 1 lug 2023

Maison Santa Venere e il nuovo Zibibbo secco

La Calabria, un enorme potenziale vitivinicolo, che non smette di esprimersi e sorprendere. Come succede con l’inedito modello imprenditoriale perseguito dall’azienda storica Santa Venere (1), circa 150 ettari sulle colline dell’antica terra di Cirò (2), piccolo paese in provincia di Crotone dalle antichissime origini, particolarmente significativo per la sua storia e cultura.

Una lettura del proprio territorio in chiave moderna, che parli anche a un pubblico di estimatori internazionali, esaltando la propria terra e i propri vitigni autoctoni (3), questo e molto di più, la mission della maison calabrese che, da poco, ha presentato il suo primo vino nato da uve 100% Zibibbo. Calamacca (4), il nome della neonata etichetta, trae ispirazione dalla collina situata nei paesaggi del crotonese, dove si trovano i ruderi di un antico convento e dove sono stati impiantati vigneti di uve Zibibbo, dalla cui varietà si ottiene un vino dal profilo aromatico, con delicate note di miele. 

Zibibbo 100% a coltivazione bio, è un nettare che gioca molto sulla freschezza, secco, di facile beva. Tipicità e piacevolezza sono la sua forza. Da provare con un trancio di pesce spada o una tartare di salmone… ma anche per un aperitivo estivo.

“Nei nostri vecchi vigneti di Greco Bianco che utilizziamo per la produzione del Cirò Bianco c’era una piccola parte di Zibibbo, utilizzato anticamente per conferire aromaticità al vino. Abbiamo fatto uno studio di selezione, reimpiantato. A Cirò siamo stati i primi sia a impiantarlo sia a vinificarlo in purezza” - racconta Giuseppe Scala che guida, assieme al fratello Francesco (5), l’azienda portavoce dell’autoctono calabrese.

La sua maturazione costante di 5 mesi in serbatoi di acciaio permette di valorizzare sapori e aromi. Infine 2 mesi di affinamento in bottiglia, dove il nettare si evolve, affina e matura, perfezionando quei profumi e quei sapori che lo rendono unico e andando a definire in modo netto e armonioso sentori e aroma. È così che, con uve raccolte nel mese di agosto, nasce un nuovo vino dal carattere forte e intenso e dal sapore aromatico ma al contempo sapido, fresco, di buona acidità.

 

La prima annata di Calamacca è la 2022 ed è stato prodotto in 4mila bottiglie, che entro due anni dovrebbero toccare quota 8mila con la messa in produzione di altri nuovi vigneti. Il prezzo consigliato al pubblico è di 22 euro.

 

Altre info:

 

Ron Millonario

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