Sembra ieri che partecipavamo ad una delle aperture che hanno segnato il 2022 della ristorazione milanese, ed è già passato un anno. Esattamente dodici mesi fa un angolo della Puglia più autentica sbarcava nella città meneghina grazie alla formidabile coppia composta dai due chef Antonella Ricci e Vinod Sookar, marito e moglie (1). Un sodalizio inossidabile nel lavoro e nella vita sin dal giorno in cui i due si conobbero nel 1998 alle Mauritius, paese di cui è originario Vinod, durante un seminario di cucina pugliese tenuto da Antonella (2 - 3). Da quella data il ristorante di famiglia, Al fornello da Ricci, aperto nel 1966 dal padre a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, diventò un punto di riferimento per tutta la regione, al punto da meritarsi una stella Michelin. Chiuso temporaneamente a causa della pandemia, è rinato sotto le guglie del duomo lo scorso anno, divenendo anche qui una pietra angolare della cucina pugliese (4), autentica e al tempo stesso colta, grazie all’eccellenza delle materie prime usate, provenienti da una regione ricca di straordinarie bontà. Da noi interpellata Antonella ha affermato: “vogliamo festeggiare questo compleanno come se fosse uno di quei grandi pranzi di famiglia tipici della cultura italiana in cui si condivide il cibo, preparato con amore“. 

Un magnifico viaggio dal nord al sud della regione

Attraverso vignaioli, artigiani, produttori si ripercorrono le grandi tradizioni che uniscono le sei province del tacco dello stivale. Da Andria l’olio del Frantoio Muraglia, che da 5 generazioni porta in tutto il mondo l’oro liquido dei propri ulivi. Da Fasano il capocollo dei Fratelli Gentile, punto di riferimento del presidio slow food omonimo, che da oltre 80 anni crea questo sensazionale salume, caratterizzato da 15 giorni di massaggio manuale con sale, aromi e spezie, per poi essere lavato da vincotto e stagionato per oltre 180 giorni. Da Ceglie Messapica i formaggi di Masseria Seppunisi tipici della Murgia, autentiche eccellenze dal cacioricotta, al primosale, dai caciocavallo alle stracciatelle, burrate, trecce e mozzarelle di cui abbiamo avuto il piacere di assaggiare “in diretta“ le preparazioni durante la festa dell’anniversario. Capolavori autentici, che tutto il mondo ci invidia. Potevano mancare le orecchiette fatte a mano (5) e servite con un sugo di pomodoro e scaglie di ricotta salata? Strepitose anche per l’eccezionalità della signora che le creava sotto i nostri occhi, di origine coreana (6) ma che ha saputo imparare al meglio la tecnica di realizzazione di questa pasta iconica per la Puglia. Da Grottaglie le ceramiche di Enza Fasano, bottega storica che si ispira alla tradizione locale, nei colori verde e avorio, veri elementi di arredo esclusivi. 

I vini Varvaglione e Agricola Felline 

Marta Varvaglione, erede della famiglia che dal 1921 è uno dei punti di riferimento per quanto riguarda il Primitivo di Manduria, declinato come bollicina, rosato e in rosso con la eccezionale riserva Papale Oro, in una gamma che lo rende tra le migliori espressioni del vitigno, era presente anch’essa a questo memorabile genetiliaco. Agricola Felline ha portato oltre al Primitivo uno spumante metodo classico a base Vermentino e Chardonnay l’Edmond Dantes Pas Dosé confermando di essere una delle aziende più interessanti del territorio.

Una serata che ricorderemo a lungo! 

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