Già da qualche anno il rinascimento della pizza ha coinvolto Milano e il suo hinterland. Grazie  a maestri provenienti dalla Campania, il livello del piatto italiano più famoso al mondo ha conquistato la metropoli meneghina e non solo. Tra gli artefici di quest’onda partenopea va annoverata la Pizzeria 081. Chiamata così dal prefisso telefonico di Napoli, in pochi anni ha conquistato i due spicchi del Gambero Rosso con un prodotto eccezionale (1).

Dove si trova e un po’ di storia

Melegnano è un paese a sud del capoluogo, al confine con la provincia di Lodi ma facilmente raggiungibile. In via Castellini 31, a due passi dal castello, i fratelli Davide e Francesco Saggese, originari di Torre Annunziata, hanno saputo creare un locale moderno di 110 coperti (2) dove i pizzalovers possono godere (3) di tutto ciò che di buono impazza nei vicoli partenopei. Impasti realizzati con lievito madre, farina macinata a pietra e ingredienti provenienti da quella che si definiva Campania Felix, grazie alle eccellenze del territorio. Classe 1987, Francesco Saggese (4) ha un curriculum da grande chef avendo lavorato da Don Lisander, Sadler, al Bulgari e da Aimo e Nadia. Dopo aver portato agli antichi fasti una trattoria storica, la locanda Chiaravalle, con importanti riconoscimenti da parte delle guide gastronomiche, inizia una collaborazione con lo chef Michelangelo Citino, in Triennale e al Michelangelo nello scalo di Linate. Nel 2017 parte con l’idea di una pizzeria gourmand e contemporanea, riscuotendo un successo pressoché immediato. 

Le pizze 

La tecnica prevede un blend di lavorazione di tipo 1, con impasti che vanno dalle 24 alle 36 ore per renderlo più leggero e digeribile. A 14 pizze fisse equamente distribuite tra classiche e moderne, si aggiungono delle stagionali dove si spinge ancor di più verso la creatività. Ci sono anche degli sfizi nell’attesa e devo dire che si parte subito alti. Le montanarine, piccole pizzette (5) fatte con un impasto diverso, fritte in olio e condite successivamente con sugo di pomodoro, parmigiano e basilico sono formidabili, tra le migliori mai assaggiate. Perfettamente asciutte sono una entrata di livello, declinabili anche con altri ingredienti, ad esempio cacio e pepe. Per quanto riguarda le pizze abbiamo optato per una classica e una più originale. La prima era una Nerano, che trae ispirazione dagli spaghetti creati in Costiera (6). Una crema di zucchine si unisce al provolone del Monaco, un formaggio Dop campano, provola affumicata, parmigiano reggiano 24 mesi, fior di latte di Agerola e basilico. Pasta eccellente e una farcitura che ti trasporta nell’incanto di quei luoghi, famosi in tutto il mondo. La seconda è una vegana, un piccolo capolavoro, che non esitiamo a definire strepitoso e nettamente superiore ad analoghi tentativi. Pomodoro cuore di bue tagliato a cubetti, una crema di melanzane, fiori di zucca e nocciole, geniale nella sua semplicità e buonissima grazie alla scelta delle materie prime. Anche i dolci fatti in casa sono notevoli, dalla pastiera al babà, dalla torta caprese a una creme brûlé alla fava di Tonka impeccabile.

Una pizzeria degna di nota, che presto aprirà una seconda sede ancora Top Secret. 

Andateci, ve la consigliamo spassionatamente! 

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