Gli altri. Eccoli i singolari protagonisti di un evento che ha fatto sfilare i lieviti delle imminenti feste. A volerlo e idearlo la testata “Il Forchettiere”, nella figura del giornalista ed editore Marco Gemelli.

“Prima edizione dei Panettoni degli altri” - così Gemelli ha introdotto il goloso show appena andato in scena al Sina Villa Medici di Firenze - “Appuntamento gastronomico con un particolarità che si evince già dal titolo”. Gli “altri” appunto, o meglio coloro che normalmente non creano panettoni, seppur alcuni hanno comunque familiarità con il mondo dell’impasto, come chef stellati e non, scuole di cucina, gelatieri, pizzaioli etc. Undici, in totale le personalità che hanno presentato a un pubblico di esperti del settore, il loro speciale Panettone (1).

“Il nostro obiettivo” – ha sempre aggiunto Gemelli – “è offrire una vetrina al talento di chi ogni anno, all'avvicinarsi delle festività natalizie, riesce a dar vita a variazioni sul tema del panettone. Non si tratta di una gara ma di una selezione di eccellenze: a ognuno abbiamo chiesto di presentare la loro versione meno tradizionale e più creativa possibile”. Unica eccezione, o meglio special guest dei “Panettoni... degli altri”, il maître pâtissier francese David Bedu (Pank – La Bulangeria), che – proprio perché pasticcere professionista – non ha esposto un panettone bensì un tipico dolce natalizio d'Oltralpe.

Così si è potuto apprezzare l’eleganza al palato e la soavità del lievitato di Filippo Saporito del ristorante La Leggenda dei Frati (2) o la versione “creativa” ma molto equilibrata del Palagio del Four Seasons Hotel (una Stella Michelin), presentati rispettivamente dagli chef Rocco De Santis e Paolo Lavezzini insieme ai pastry chef Mariano Dileo e Francesco De Padova (3). Un meritato plauso all’indiscutibile chicca firmata da Manuel Maiorano – titolare de “La Fenice Pizzeria Contemporanea” a Pistoia – che ha realizzato un inedito panettone salato (4) con cinta senese Dop. Da gustare tutto l’anno. E ancora, la ghiotta interpretazione del maestro gelatiere Paolo Pomposi di Badiani, con il cioccolato come ingrediente principe. E poi la suggestione del ristorante Santa Elisabetta (due Stelle Michelin), il panettone preparato dagli studenti della Scuola Tessieri (5) di Ponsacco (Pisa), quello dei pluripremiati pizzaioli Marco Manzi di Giotto e Gabriele Dani di Bottega Dani, nonché la deliziosa variante solidale della chef televisiva Luisanna Messeri. Variabile che crea dipendenza, è stato il goloso “Pink Lady 53” dello chef Mirko Cesari di Harry's Bar Firenze (6). E infine, il “Panettone liquido” nato dal talento del mixologist Riccardo Aldinucci del “Charlie Mixology Bar” a Siena. Sì, avete capito bene, un inconsueto cocktail in lattina pensato con gli stessi aromi del lievitato e il cui gusto richiama fortemente quello del dolce natalizio.

Se questo non è essere fuori dagli schemi…